Se da tempo stavi pensando ad un nuovo impianto di riscaldamento e al miglioramento della classe energetica del tuo immobile sappi che il bonus condizionatori del 2019 è stato prorogato ulteriormente per gli interventi entro il 31 dicembre 2022. Tutto questo è reso possibile dall’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio.
Scopriamo quali sono gli interventi in cui puoi in parte rientrare nelle spese sostenute, che tipologia di agevolazioni fiscali può essere applicata sugli impianti di riscaldamento e condizionamento e le alternative possibili per l’acquisto come la cessione del credito o lo sconto immediato.
Bonus condizionatori 2021: quando e come si possono recuperare le spese sostenute
L’agevolazione fiscale per l’acquisto di un condizionatore è inserita all’interno dell’Ecobonus o nel Bonus casa per la ristrutturazione edilizia. Hai la possibilità di detrarre dalla tua dichiarazione dei redditi l’acquisto del tuo nuovo impianto di condizionamento a pompa di calore per godere dell’aria fresca, un impianto di riscaldamento e raffrescamento ecologico e dall’elevata efficienza energetica.
Il bonus nella fattispecie consisterà in una agevolazione per detrazione fiscale sulla dichiarazione dei redditi sia del singolo cittadino che in alcuni casi specifici per le imprese. Tutti i contribuenti in pratica assoggettati dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) possono beneficiare della detrazione sulle spese sostenute in materia di interventi atti a ridurre l’impatto ambientale e le emissioni pericolose.
Le condizioni per l’applicazione del bonus riguardano vari casi, nello specifico:
- Se hai effettuato una ristrutturazione edilizia e l’hai completata con un impianto di condizionamento di ultima generazione la detrazione fiscale sarà pari al 50% con un tetto massimo di 96.000 € di spesa. Questa detrazione vale fino al 31 dicembre 2022 anche se il condizionatore acquistato non possiede una pompa di calore ma attua un risparmio energetico. Ricordiamo che sarà anche possibile richiedere l’Iva agevolata al 10%.
- Se non hai effettuato ristrutturazione edilizia ma vuoi sostituire il tuo impianto di riscaldamento con un climatizzatore a pompa di calore inverter è possibile farlo. Guadagnerai un impianto con elevata efficienza energetica e sarà possibile recuperare in parte le spese sostenute e richiedere l’agevolazione fiscale sino al 65% con un tetto di spesa di circa 46.000 €. Le agevolazioni valgono sia su singole abitazioni che per i condomini come nel caso precedente.
Bonus per impianti di condizionamento 2021: come ottenere l’Ecobonus al 110%
Per accedere al cosiddetto bonus condizionatori con una detrazione fiscale (IRPEF o IRES) del 110% bisognerà effettuare una totale sostituzione del precedente impianto di condizionamento e riscaldamento e dimostrare il conseguimento di una più alta classe energetica mediante l’APE. Si tratta di un attestato di prestazione energetica che sarà rilasciato da un tecnico abilitato nella forma prevista per legge.
Come si ottiene un recupero delle spese sostenute nella pratica? Attraverso una detrazione fiscale applicata sulle spese documentate (occorre effettuare uno specifico tipo di pagamento bancario con nomenclatura esatta) sostenute dal contribuente a partire dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2022.
È nel decreto Rilancio che si chiariscono quali interventi sono ammessi nell’Ecobonus 110% in particolare nell’art. 119 vengono riportati:
- Interventi nei condomini per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale centralizzati, interventi che contemplano il riscaldamento o raffrescamento a pompa di calore (accettati anche impianti ibridi ad esempio con pannelli fotovoltaici), impianti geotermici (con impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo) e macchine di micro-generazione.
- Interventi sugli edifici unifamiliari (ad esempio villette) tesi alla sostituzione degli impianti di condizionamento invernale esistenti con impianti per il riscaldamento o il raffrescamento a pompa di calore, impianti geotermici (con all’installazione di relativi sistemi fotovoltaici di accumulo).
Bonus condizionatori: come funziona la cessione del credito e lo sconto immediato
Si possono recuperare le spese sostenute per il proprio impianto di condizionamento grazie a un’altra novità introdotta dal decreto Rilancio presente nell’art.121 che si intitola “Trasformazione delle detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile”.
In parole povere, in base al comma 2/b si possono impiegare invece della detrazione fiscale al 110% una serie di alternative:
- Lo sconto immediato applicato dalla ditta che effettuerà i lavori e poi starà a lei recuperare le spese sotto forma di credito d’imposta (mediante la loro futura dichiarazione dei redditi).
- Attraverso la cessione del credito a intermediari finanziari o banche.
Grazie alla detrazione fiscale per le ristrutturazioni e all’Ecobonus 110% il piacere di un clima perfetto, nel pieno dell’efficienza energetica e a basso impatto ambientale, è davvero alla portata di tutti. Richiedi una consulenza per individuare la soluzione perfetta per te.